L’altopiano della Paganella è anche luogo di storia e arte. Tra le diverse mete ne segnaliamo alcune di particolare interesse.
A Spormaggiore
Castel Belfort
Posto a due passi Belpark Parco Faunistico di Spormaggiore, Castel Belfort venne edificato nel 1311 e divenne centro dell’omonima giurisdizione tirolese. Nel corso dei secoli passò nelle mani di diverse famiglie nobili, per arrivare nel corso del Seicento in quelle dei conti Saracini, il cui stemma è scolpito sul portale d’ingresso, e rimanervi fino alla fine del Novecento. Castel Belfort venne acquistato dal comune di Spormaggiore, che avviò un’opera di restauro tale da renderlo visitabile nel 2013 e che ha vinto il premio “Costruire il Trentino” promosso dall’Ordine degli Architetti. Oggi la mole di Castel Belfort è fortemente suggestiva, con l’alta torre quadrata affiancata dalle rovine che dominano la valle sottostante.
A Cavedago
La chiesa di san Tommaso
Un gioiello d’arte in posizione panoramica, la chiesa di san Tommaso domina l’altopiano e la Val di Non, circondata dall’antico cimitero. La chiesa, edificata nel corso del XIII secolo, unisce una forma gotica dovuta all’ampliamento di metà Cinquecento a tracce tardo romaniche, ben visibili nel campanile, mentre il portale è di gusto rinascimentale. Gli affreschi trecenteschi che adornano le pareti interne meritano sicuramente una visita alla chiesa, restaurata tra il 1999 e il 2002 e oggi regolarmente aperta nella stagione estiva
A Molveno
La chiesa di san Vigilio
Dedicata al santo protettore della diocesi di Trento, rappresenta un felice incontro tra l’arte romanica e quella gotica. Edificata nel corso del XIII secolo, la chiesa cimiteriale è impreziosita da un portale romanico e dagli affreschi in facciata realizzati nella seconda metà del Quattrocento dalla famiglia di pittori lombardi Baschenis. La chiesa venne ampliata nel 1536, acquisendo così uno stile tardogotico. Restaurata nel corso dell’ultimo decennio del Novecento, la chiesa è aperta regolarmente nella stagione estiva
A Fai della Paganella
Il sito archeologico di Dos Castel
In questo sito, la storia antica è narrata da importanti scoperte archeologiche. Il Dos Castel, insediamento strategico sulla via che unisce l’altopiano alla Val di Non e con una vista panoramica sulla Valle dell’Adige, era abitato fin dall’Età del Bronzo medio-recente, ovvero ben 14 secoli prima di Cristo. Importanti attestazioni risalgono poi alla Seconda Età del Ferro (V-IV secolo a.C.), al tempo della civiltà dei Reti. Scoperto nel 1979, il sito è stato oggetto di numerose campagne di scavo e di studio, ed è oggi visitabile lungo un suggestivo percorso.